Di probabili origini Dalmate, il Susumaniello è un vitigno a nera, coltivato in Puglia.

Il suo nome deriva dalla quantità quasi smisurata dei grappoli nei primi anni di vita della vite, carico che quasi a fatica appunto gli asini faticavano a trasportare.

In passato, la sua alta carica fenolica e di antociani, quindi alto contenuto di colore, ne facevano un vito da taglio, per compensare cultivar carenti appunto di colore e acidità. Lo “sposo” in assemblaggio prediletto è un altro vitigno pugliese (area salento/brindisi) il Negroamaro avente bassa acidità,

Negli anni ha vissuto alti e bassi una delle cause è riconducibile al fatto che si sono predilette forme di allevamento alternative all’alberello ( vedi sistema a spalliera) di recente è stato di molto rivalutato con tecniche di vinificazione alternative e aspettando il momento giusto, difatti il grappolo di questo vitigno da il meglio negli anni a venire in concomitanza con la diminuzione dei grappoli e quindi una più alta concentrazione di zuccheri.